Guida per tracciatori escursionisti a Gorizia / Nova Gorica
Posted: Sun Apr 15, 2012 5:25 am
Non c'è niente da fare: tutti per un motivo o per l'altro siamo attirati da Gorizia e Nova Gorica, non a caso molti di noi provenienti dalle più lontane parti d'Italia ci sono già stati... questo luogo sembra emanare una forza mistica, tipo triangolo delle Bermuda. Tutti noi nel profondo inconfessabile anche ad amici e parenti bramiamo di fare assolutamente questa cosa: andare a tracciare a Gorizia e Nova Gorica. Per questo ho pensato di scrivere una breve guida che dia informazioni utili a chi vuole andare in pellegrinaggio a Gorizia (cap 34170) e Nova Gorica (cap 5000), con un percorso ideale per chi vuole fare visite rapide in giornata.
Eccovi la migliore cartina esistente delle due città http://www.ung.si/~fmarusic/fdsl/slikce/gorica.jpg
qui con una zoomata media per una visione più d'insieme http://www.ung.si/~jezik/console/slike/ ... _karta.jpg
e Gorizia in "Un dot pregiato" http://forum.eurobilltracker.com/viewto ... 6&start=75 dove fra l'altro ho parlato nel dettaglio di piazza Transalpina/Evrope. Le due città corrispondono a due dot diversi.
ARRIVATI ALLA STAZIONE:
Se avete voglia di scarpinare potete fare tutto tranquillamente a piedi, se no potete prendere l'autobus N.1 che passando per il centro città vi porta fino alla famosa Piazza Transalpina (il lato italiano della piazza) e ritorno, oppure potete prendere il INT / Gorizia - Nova Gorica, che facendo inizialmente lo stesso percorso dell'1 vi porta direttamente a Nova Gorica (passando anche da Trg Evrope, il lato sloveno della piazza) fermandosi al capolinea degli autobus di Nova Gorica e poi tornando indietro. Quest'ultimo costa 1,30, il biglietto ve lo fa il conducente, e una volta che lo prendete a una delle stesse fermate dell'1 non potete più scendere in Italia ma solo alle fermate oltre confine (la prima è appunto in Piazza Evrope). Se lo prendete a Nova Gorica è la stessa cosa ma al contrario: salita a una delle fermate slovene e discesa solo a una delle fermate italiane.
http://www.aptgorizia.it/it/14012/linea ... rnazionale
A GORIZIA:
Proseguendo sempre dritti fuori dalla stazione imboccate Corso Italia, detto semplicemente "il corso", la via principale di Gorizia, dove vedrete un po' com'è la città in generale con i suoi vecchi palazzi austro-ungarici e delle villette carine.
Lungo il corso ci sono diverse banche (purtroppo la Banca d'Italia è stata chiusa) e pure un negozio cambiavalute.
Proseguendo nella sua diretta continuazione, Corso Guiseppe Verdi, e svoltando in via Oberdan (quella davanti alla posta centrale) arrivate in Piazza della Vittoria, dove vedrete la grande Chiesa di Sant'Ignazio e il castello, arroccato su una collinetta. Potete salire al castello con la strada che ci gira attorno dove avrete una bella panoramica della zona prima verso Nova Gorica e poi, in cima, verso Gorizia.
IN PIAZZA TRANSALPINA/EVROPE:
Proseguite dritti per via Carducci e poi via Silvio Pellico: potete arrivare in questa mitica piazza prendendo Via del San Gabriele (se volete andarci costeggiando poi il confine dal lato sloveno, in Klodvorska pot) oppure Via dei Catterini (se preferite costeggiare il lato italiano). Se invece volete il primo impatto col confine proprio in piazza prendete Via del Monte Santo e poi Via Caprin.
In piazza è obbligatorio fermarsi a fare la classica foto con un piede al di qua e uno al di là del confine e prima di rilassarvi sulla panchina potete andare al bar della stazione di Nova Gorica o ai distributori automatici al primo binario a prendervi da mangiare e da bere (magari la "Cokta" o qualche altra strana bevanda o snack). Da qualche tempo è presenza fissa nella parte italiana della piazza anche un furgone-chiosco che vende panini e bibite, con davanti tavoli e sedie. Poi se siete confinologi (ma ve lo consiglio anche se non lo siete) potete visitare il piccolo ma interessante Museo del Confine, situato in uno dei locali della stazione. E' gratuito, per visitarlo bisogna chiedere all'ufficio turistico appena entrati in stazione a destra, che fra le altre cose vende delle eleganti magliette con disegnata la piastra metallica facente funzione di cippo di confine al centro della rotonda.
Gli orari:
da lunedì a venerdì: 13.00-17.00
Sabato: 9.00-17.00
Domenica: 10.00-17.00
A NOVA GORICA:
Attraverso Klodvorska pot tornate indietro e prendete Erjavčeva ulica...
[Piccola divagazione per confinologi e curiosi: all'inizio di Erjavčeva ulica, a destra dell'ex-posto di controllo del confine e subito prima del passaggio a livello, vedrete una galleria pedonale/ciclabile: se la attraversate e continuate a camminare alla vostra destra vedrete le famose ville con le recinzioni che fanno da confine di stato. Se proseguite sempre dritti arriverete al confine in via Rafut, un pittoresco piccolo passaggio agricolo di confine. Se vi va di scarpinare ancora un po' proseguendo dritti arriverete su un ponte da cui potrete vedere dall'alto il famoso passaggio di confine di Casa Rossa / Rožna Dolina. In questo punto sono avvenuti due eventi storici importanti di cui accennerò molto sinteticamente: la cosiddetta "Domenica delle scope", in cui il 13 agosto 1950 una folla di italiani rimasti a Nova Gorica sfondò il confine per riversarsi a Gorizia e comprare delle scope (non si sa perchè all'epoca impossibili da trovare a Nova Gorica...) e lo scontro fra una squadra di soldati sloveni e un gruppo di carri armati dell'esercito federale jugoslavo durante la breve guerra d'indipendenza della Slovenia].
... se la percorrete fino in fondo arriverete al Trgovski center (che è di fronte al capolinea degli autobus, dove vi lascia il Gorizia - Nova Gorica) una piazza con un centro commerciale e degli ATM dove vi potrete rilassare e magari comprare qualcosa da mangiare e bere al market.
Nova Gorica è stata costuita a partire dal 1948, quindi non c'è molto di "artistico" da vedere, ma per fare un giro potete magari andare ai casinò (lo Hit o il Perla) a cambiare soldi. A nord ha una frazione, Solkan (cap 5250), che urbanisticamente è tutt'uno con la città ma viene tracciata spesso come a sè stante.
Se volete fare un po' di shopping la cosa migliore è andare al grande centro commerciale Qlandia ( http://www.qlandia.si/it/ ), non molto lontano dal Trgovski center, oppure al Supernova ( http://www.supernova.si/nova-gorica/ ), dove ci sono un ipermarket e molti negozi.
DIVAGAZIONE A PARTE PER CONFINOLOGI e MANIACI DEL "LOCALITY HUNTING":
A piedi si può prendere comodamente anche un altro comune, Šempeter (cap 5290), sempre unito a Gorizia ma a sud-est. Ci si arriva da Corso Italia prendendo via 24 maggio e andando dritti fino in fondo: poco oltre il confine sulla destra ci sono dei market, e in paese alcuni negozi e un ATM. Oppure potete arrivarci in autobus prendendo il 3, direzione ex-ospedale, che vi lascia all'ingresso del vecchio ospedale a poche decine di metri dal confine, sulla strada che porta a Šempeter dopo un breve tratto a piedi.
PER ALPINISTI e CONFINOLOGI AVVENTURIERI:
Se avete tempo e siete baldi giovincelli che non si fanno spaventare dalla fatica e in certa misura anche dal pericolo potete fare questa bella cosa: arrampicarvi sul monte Sabotino.
E' un monte alto 609 m che sorge appena oltre la periferia nord di Nova Gorica: ci si arriva dopo aver passato l'Isonzo sul ponte che a quanto si dice è il più lungo d'Europa a campata unica, da dove c'è una splendida visuale del fiume, seguendo la cosiddetta "strada di Osimo", che passa sul lato del monte per un tratto in territorio italiano (e per accordo specifico fin dai tempi della Jugoslavia ci si poteva passare liberamente, senza controlli). Arrivati presso il confine, dove la strada passa nel tratto italiano, c'è un ripido sentiero che porta su, su e ancora su. Impossibile perdersi, ci sono pure i segnali scout, e si verrà ripagati oltre che con la soddisfazione di aver sfidato la natura anche con panchine su strapiombi, cippi di confine d'alta quota e una magnifica vista di Gorizia/Nova Gorica.
PER CONFINOLOGI e AMANTI DEL GOSSIP:
Se sulla cartina seguite la linea di confine verso nord, quasi arrivati al fiume e in corrispondenza della via slovena Pot na Breg noterete che il tracciato fa una deviazione brusca verso est per includere in Italia un fabbricato e altre piccole strutture. Quella è la villa della defunta contessa Lidia Hornik, detta Liduska, un'imprenditrice agricola che durante la seconda guerra mondiale si trovava in Kenya per seguire le piantagioni di cui la sua famiglia era proprietaria.
Inizialmente il confine era stato tracciato dritto, in modo da lasciare la villa in Slovenia, così quando Liduska lo venne a sapere si precipitò in Italia perchè la cosa non le andava proprio a genio. Si racconta che prima della marcatura definitiva del confine ebbe l'idea di dare un party nella sua villa a cui fra gli altri invitò alcuni ufficiali inglesi della squadra che era incaricata di tracciare sul campo la linea decisa dal trattato di pace: concedendogli opportunamente "le sue grazie" l'allora ventiquattrenne contessa riuscì a fare in modo che la frontiera fosse deviata. Che questo evento del bunga-bunga in villa sia leggenda o meno fatto sta che ci riuscì...
COSA MANGIARE A GORIZIA E NOVA GORICA?
Nella zona giuliana sono facilmente reperibili nei negozi la Gubana, il Presnitz e il Kranz, dolci lontani parenti dello Strudel austriaco. Per il resto vi potete buttare in generale anche sui formaggi locali e il vino, ce ne sono di ottimi. Se volete mangiare al ristorante vi consiglio la trattoria Da Gianni, in via Morelli 10, famosissima anche ben oltre Gorizia per la varietà del menù (sia italiano che sloveno) e soprattutto per le generose porzioni servite. Dato che è sempre strapieno però è necessario prenotare un po' prima. Specialità della casa è la Ljubljanska, detta anche Lubianska, fetta di carne impanata e farcita simile alla cotoletta italiana, che viene venduta anche per asporto in una porzione singola che riempie un cartone da pizza.
Stanchi come sarete di camminare è probabile che a Nova Gorica vi fermerete in qualche negozio di alimentari, qualche market se non in qualche ristorante per comprare qualcosa da mangiare e bere (e per farvi dare resto, naturalmente). La Slovenia in questo settore è rinomata per la carne (ad esempio i Cevapcici, polpettine di carne speziata, oppure la già citata Ljubljanska) e per il pane, giudicato da tutti molto buono e di solito preferito a quello goriziano. Come dolci tipici abbiamo ad esempio le Palacinke, piadine farcite con vari ingredienti e la Gibanica (si pronuncia "ghibanìza"), torta fatta con semi di papavero e mele. A molti me compreso piacciono assai gli yoghurt, che in genere sono venduti anche nei distributori di bevande, mentre il resto dei formaggi non è granchè. Avete a vostra disposizione per gli esperimenti anche la Cokta (bevanda simile al chinotto fatta con estratti di erbe), molto popolare in Slovenia. Se volete assaggiare la cioccolata locale a mio avviso merita la Gorenjka alle nocciole http://www.had.si/blog/wp-content/uploa ... jka-02.jpg
Se volete provare anche la cioccolata croata nei supermarket trovate la Zvecevo e la Kras, e anche la Galeb serba.
QUALCHE SOUVENIR PARTICOLARE:
Se volete dei ricordi carini di Gorizia potete comprare un paio di cose.
Gorizia - Nova Gorica, niente da dichiarare, libro di Roberto Covaz edito nel 2007, 11 € , che parla nel dettaglio della storia del confine con molti eventi storici, aneddoti divertenti e un po' di fotografie. Imperdibile per i confinologi. Anche se è un po' vecchio le maggiori librerie tengono sempre esposte delle copie di libri di quella casa editrice locale, quindi dovreste riuscire a trovarlo lo stesso. Dello stesso autore è uscito nel 2012 anche "La Domenica delle scope", 14 €, che approfondisce l'evento a cui ho accennato e racconta altri aneddoti.
In aggiunta o alternativa potete comprare in edicola una copia di Isonzo-Soča, rivista transfrontaliera con gli articoli scritti sia in italiano che in sloveno che parla di vari argomenti locali e spesso anche del confine ( http://www.isonzo-soca.it/ ).
In alcuni numeri vecchi c'era un fumetto amatoriale ambientato a Gorizia: eccovene una puntata dove il confine fa quasi da protagonista
http://www.isonzo-soca.it/fumetti_dett. ... d_a=56&id=
Eccovi la migliore cartina esistente delle due città http://www.ung.si/~fmarusic/fdsl/slikce/gorica.jpg
qui con una zoomata media per una visione più d'insieme http://www.ung.si/~jezik/console/slike/ ... _karta.jpg
e Gorizia in "Un dot pregiato" http://forum.eurobilltracker.com/viewto ... 6&start=75 dove fra l'altro ho parlato nel dettaglio di piazza Transalpina/Evrope. Le due città corrispondono a due dot diversi.
ARRIVATI ALLA STAZIONE:
Se avete voglia di scarpinare potete fare tutto tranquillamente a piedi, se no potete prendere l'autobus N.1 che passando per il centro città vi porta fino alla famosa Piazza Transalpina (il lato italiano della piazza) e ritorno, oppure potete prendere il INT / Gorizia - Nova Gorica, che facendo inizialmente lo stesso percorso dell'1 vi porta direttamente a Nova Gorica (passando anche da Trg Evrope, il lato sloveno della piazza) fermandosi al capolinea degli autobus di Nova Gorica e poi tornando indietro. Quest'ultimo costa 1,30, il biglietto ve lo fa il conducente, e una volta che lo prendete a una delle stesse fermate dell'1 non potete più scendere in Italia ma solo alle fermate oltre confine (la prima è appunto in Piazza Evrope). Se lo prendete a Nova Gorica è la stessa cosa ma al contrario: salita a una delle fermate slovene e discesa solo a una delle fermate italiane.
http://www.aptgorizia.it/it/14012/linea ... rnazionale
A GORIZIA:
Proseguendo sempre dritti fuori dalla stazione imboccate Corso Italia, detto semplicemente "il corso", la via principale di Gorizia, dove vedrete un po' com'è la città in generale con i suoi vecchi palazzi austro-ungarici e delle villette carine.
Lungo il corso ci sono diverse banche (purtroppo la Banca d'Italia è stata chiusa) e pure un negozio cambiavalute.
Proseguendo nella sua diretta continuazione, Corso Guiseppe Verdi, e svoltando in via Oberdan (quella davanti alla posta centrale) arrivate in Piazza della Vittoria, dove vedrete la grande Chiesa di Sant'Ignazio e il castello, arroccato su una collinetta. Potete salire al castello con la strada che ci gira attorno dove avrete una bella panoramica della zona prima verso Nova Gorica e poi, in cima, verso Gorizia.
IN PIAZZA TRANSALPINA/EVROPE:
Proseguite dritti per via Carducci e poi via Silvio Pellico: potete arrivare in questa mitica piazza prendendo Via del San Gabriele (se volete andarci costeggiando poi il confine dal lato sloveno, in Klodvorska pot) oppure Via dei Catterini (se preferite costeggiare il lato italiano). Se invece volete il primo impatto col confine proprio in piazza prendete Via del Monte Santo e poi Via Caprin.
In piazza è obbligatorio fermarsi a fare la classica foto con un piede al di qua e uno al di là del confine e prima di rilassarvi sulla panchina potete andare al bar della stazione di Nova Gorica o ai distributori automatici al primo binario a prendervi da mangiare e da bere (magari la "Cokta" o qualche altra strana bevanda o snack). Da qualche tempo è presenza fissa nella parte italiana della piazza anche un furgone-chiosco che vende panini e bibite, con davanti tavoli e sedie. Poi se siete confinologi (ma ve lo consiglio anche se non lo siete) potete visitare il piccolo ma interessante Museo del Confine, situato in uno dei locali della stazione. E' gratuito, per visitarlo bisogna chiedere all'ufficio turistico appena entrati in stazione a destra, che fra le altre cose vende delle eleganti magliette con disegnata la piastra metallica facente funzione di cippo di confine al centro della rotonda.
Gli orari:
da lunedì a venerdì: 13.00-17.00
Sabato: 9.00-17.00
Domenica: 10.00-17.00
A NOVA GORICA:
Attraverso Klodvorska pot tornate indietro e prendete Erjavčeva ulica...
[Piccola divagazione per confinologi e curiosi: all'inizio di Erjavčeva ulica, a destra dell'ex-posto di controllo del confine e subito prima del passaggio a livello, vedrete una galleria pedonale/ciclabile: se la attraversate e continuate a camminare alla vostra destra vedrete le famose ville con le recinzioni che fanno da confine di stato. Se proseguite sempre dritti arriverete al confine in via Rafut, un pittoresco piccolo passaggio agricolo di confine. Se vi va di scarpinare ancora un po' proseguendo dritti arriverete su un ponte da cui potrete vedere dall'alto il famoso passaggio di confine di Casa Rossa / Rožna Dolina. In questo punto sono avvenuti due eventi storici importanti di cui accennerò molto sinteticamente: la cosiddetta "Domenica delle scope", in cui il 13 agosto 1950 una folla di italiani rimasti a Nova Gorica sfondò il confine per riversarsi a Gorizia e comprare delle scope (non si sa perchè all'epoca impossibili da trovare a Nova Gorica...) e lo scontro fra una squadra di soldati sloveni e un gruppo di carri armati dell'esercito federale jugoslavo durante la breve guerra d'indipendenza della Slovenia].
... se la percorrete fino in fondo arriverete al Trgovski center (che è di fronte al capolinea degli autobus, dove vi lascia il Gorizia - Nova Gorica) una piazza con un centro commerciale e degli ATM dove vi potrete rilassare e magari comprare qualcosa da mangiare e bere al market.
Nova Gorica è stata costuita a partire dal 1948, quindi non c'è molto di "artistico" da vedere, ma per fare un giro potete magari andare ai casinò (lo Hit o il Perla) a cambiare soldi. A nord ha una frazione, Solkan (cap 5250), che urbanisticamente è tutt'uno con la città ma viene tracciata spesso come a sè stante.
Se volete fare un po' di shopping la cosa migliore è andare al grande centro commerciale Qlandia ( http://www.qlandia.si/it/ ), non molto lontano dal Trgovski center, oppure al Supernova ( http://www.supernova.si/nova-gorica/ ), dove ci sono un ipermarket e molti negozi.
DIVAGAZIONE A PARTE PER CONFINOLOGI e MANIACI DEL "LOCALITY HUNTING":
A piedi si può prendere comodamente anche un altro comune, Šempeter (cap 5290), sempre unito a Gorizia ma a sud-est. Ci si arriva da Corso Italia prendendo via 24 maggio e andando dritti fino in fondo: poco oltre il confine sulla destra ci sono dei market, e in paese alcuni negozi e un ATM. Oppure potete arrivarci in autobus prendendo il 3, direzione ex-ospedale, che vi lascia all'ingresso del vecchio ospedale a poche decine di metri dal confine, sulla strada che porta a Šempeter dopo un breve tratto a piedi.
PER ALPINISTI e CONFINOLOGI AVVENTURIERI:
Se avete tempo e siete baldi giovincelli che non si fanno spaventare dalla fatica e in certa misura anche dal pericolo potete fare questa bella cosa: arrampicarvi sul monte Sabotino.
E' un monte alto 609 m che sorge appena oltre la periferia nord di Nova Gorica: ci si arriva dopo aver passato l'Isonzo sul ponte che a quanto si dice è il più lungo d'Europa a campata unica, da dove c'è una splendida visuale del fiume, seguendo la cosiddetta "strada di Osimo", che passa sul lato del monte per un tratto in territorio italiano (e per accordo specifico fin dai tempi della Jugoslavia ci si poteva passare liberamente, senza controlli). Arrivati presso il confine, dove la strada passa nel tratto italiano, c'è un ripido sentiero che porta su, su e ancora su. Impossibile perdersi, ci sono pure i segnali scout, e si verrà ripagati oltre che con la soddisfazione di aver sfidato la natura anche con panchine su strapiombi, cippi di confine d'alta quota e una magnifica vista di Gorizia/Nova Gorica.
PER CONFINOLOGI e AMANTI DEL GOSSIP:
Se sulla cartina seguite la linea di confine verso nord, quasi arrivati al fiume e in corrispondenza della via slovena Pot na Breg noterete che il tracciato fa una deviazione brusca verso est per includere in Italia un fabbricato e altre piccole strutture. Quella è la villa della defunta contessa Lidia Hornik, detta Liduska, un'imprenditrice agricola che durante la seconda guerra mondiale si trovava in Kenya per seguire le piantagioni di cui la sua famiglia era proprietaria.
Inizialmente il confine era stato tracciato dritto, in modo da lasciare la villa in Slovenia, così quando Liduska lo venne a sapere si precipitò in Italia perchè la cosa non le andava proprio a genio. Si racconta che prima della marcatura definitiva del confine ebbe l'idea di dare un party nella sua villa a cui fra gli altri invitò alcuni ufficiali inglesi della squadra che era incaricata di tracciare sul campo la linea decisa dal trattato di pace: concedendogli opportunamente "le sue grazie" l'allora ventiquattrenne contessa riuscì a fare in modo che la frontiera fosse deviata. Che questo evento del bunga-bunga in villa sia leggenda o meno fatto sta che ci riuscì...
COSA MANGIARE A GORIZIA E NOVA GORICA?
Nella zona giuliana sono facilmente reperibili nei negozi la Gubana, il Presnitz e il Kranz, dolci lontani parenti dello Strudel austriaco. Per il resto vi potete buttare in generale anche sui formaggi locali e il vino, ce ne sono di ottimi. Se volete mangiare al ristorante vi consiglio la trattoria Da Gianni, in via Morelli 10, famosissima anche ben oltre Gorizia per la varietà del menù (sia italiano che sloveno) e soprattutto per le generose porzioni servite. Dato che è sempre strapieno però è necessario prenotare un po' prima. Specialità della casa è la Ljubljanska, detta anche Lubianska, fetta di carne impanata e farcita simile alla cotoletta italiana, che viene venduta anche per asporto in una porzione singola che riempie un cartone da pizza.
Stanchi come sarete di camminare è probabile che a Nova Gorica vi fermerete in qualche negozio di alimentari, qualche market se non in qualche ristorante per comprare qualcosa da mangiare e bere (e per farvi dare resto, naturalmente). La Slovenia in questo settore è rinomata per la carne (ad esempio i Cevapcici, polpettine di carne speziata, oppure la già citata Ljubljanska) e per il pane, giudicato da tutti molto buono e di solito preferito a quello goriziano. Come dolci tipici abbiamo ad esempio le Palacinke, piadine farcite con vari ingredienti e la Gibanica (si pronuncia "ghibanìza"), torta fatta con semi di papavero e mele. A molti me compreso piacciono assai gli yoghurt, che in genere sono venduti anche nei distributori di bevande, mentre il resto dei formaggi non è granchè. Avete a vostra disposizione per gli esperimenti anche la Cokta (bevanda simile al chinotto fatta con estratti di erbe), molto popolare in Slovenia. Se volete assaggiare la cioccolata locale a mio avviso merita la Gorenjka alle nocciole http://www.had.si/blog/wp-content/uploa ... jka-02.jpg
Se volete provare anche la cioccolata croata nei supermarket trovate la Zvecevo e la Kras, e anche la Galeb serba.
QUALCHE SOUVENIR PARTICOLARE:
Se volete dei ricordi carini di Gorizia potete comprare un paio di cose.
Gorizia - Nova Gorica, niente da dichiarare, libro di Roberto Covaz edito nel 2007, 11 € , che parla nel dettaglio della storia del confine con molti eventi storici, aneddoti divertenti e un po' di fotografie. Imperdibile per i confinologi. Anche se è un po' vecchio le maggiori librerie tengono sempre esposte delle copie di libri di quella casa editrice locale, quindi dovreste riuscire a trovarlo lo stesso. Dello stesso autore è uscito nel 2012 anche "La Domenica delle scope", 14 €, che approfondisce l'evento a cui ho accennato e racconta altri aneddoti.
In aggiunta o alternativa potete comprare in edicola una copia di Isonzo-Soča, rivista transfrontaliera con gli articoli scritti sia in italiano che in sloveno che parla di vari argomenti locali e spesso anche del confine ( http://www.isonzo-soca.it/ ).
In alcuni numeri vecchi c'era un fumetto amatoriale ambientato a Gorizia: eccovene una puntata dove il confine fa quasi da protagonista
http://www.isonzo-soca.it/fumetti_dett. ... d_a=56&id=