Tutte le unioni monetarie in progetto nel mondo

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ART
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Re: Tutte le unioni monetarie in progetto nel mondo

Post by ART »

Recentemente c'è chi propone addirittura l'istituzione di una valuta unica mondiale, da usare al posto del dollaro negli scambi internazionali.

L'ha proposto Nursultan Nazarbayev, presidente del Kazakistan, e all'ultimo G20 la Russia ha fatto sua questa proposta. Hanno già ideato anche il nome: "Acmetal". Proprio oggi si è aggiunto entusiasticamente all'idea anche Xiaochuan Zhou, governatore della banca centrale cinese.

Il primo a lanciare l'idea di una valuta unica mondiale fu il famoso economista Keynes, nel 1943: diede all'ipotetica valuta il nome di "Bancor".
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Re: Tutte le unioni monetarie in progetto nel mondo

Post by presidente »

acmetal...amper frarais!!!..maial acmetal!!!! :lol: :lol:
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Re: Tutte le unioni monetarie in progetto nel mondo

Post by ART »

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Re: Tutte le unioni monetarie in progetto nel mondo

Post by ART »

Aggiornamento: secondo il progetto cinese ad emettere la nuova valuta dovrebbe essere il Fondo Monetario Internazionale. Obama si è detto contrario (ovviamente) alla proposta.
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Re: Tutte le unioni monetarie in progetto nel mondo

Post by ART »

ART wrote:Si svolgono da quest'anno gli incontri del comitato tecnico incaricato di preparare i passaggi concreti per l'istituzione dell'unione monetaria che porterà al khaleeji (che in arabo vuol dire "del Golfo"): i lavori procedono in ritardo sul previsto, per cui sarà impossibile rispettare la data inizialmente prevista del 2010, e ancora non si è deciso dove avrà sede la banca centrale che gestirà la nuova valuta.
Pare che la sede sarà negli Emirati Arabi uniti.
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Re: Tutte le unioni monetarie in progetto nel mondo

Post by debemaks »

ART wrote:
ART wrote:Si svolgono da quest'anno gli incontri del comitato tecnico incaricato di preparare i passaggi concreti per l'istituzione dell'unione monetaria che porterà al khaleeji (che in arabo vuol dire "del Golfo"): i lavori procedono in ritardo sul previsto, per cui sarà impossibile rispettare la data inizialmente prevista del 2010, e ancora non si è deciso dove avrà sede la banca centrale che gestirà la nuova valuta.
Pare che la sede sarà negli Emirati Arabi uniti.
Visto la mia recente visita in Kuwait, mi sono informato sul khaleeji e sembra che il 99% delle persone non ne sappia nulla, qualcuno invece sa qualcosa e sembra che la prima fase debba partire a dic 2009, ma probabilmente slitterà nel 2010 inoltrato.
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Re: Tutte le unioni monetarie in progetto nel mondo

Post by ART »

Gli Emirati Arabi Uniti hanno informato il segretariato del Consiglio di Cooperazione del Golfo che stanno per abbandonare il progetto. Pare che non si riesca a trovare un accordo sulla sede della banca centrale del Golfo: gli EAU non la vogliono in Arabia Saudita per evitare che questo paese a loro dire sia avvantaggiato nel controllo dell'istituzione.
Questa motivazione potrebbe essere un bluff per spingere l'Arabia Saudita a cedere sulla questione sede della banca centrale o altre cose in trattativa... vedremo cosa succederà.

Gli altri stati (tranne l'Oman, che aveva comunque detto fin dall'inizio che non sarebbe stato in grado di aderire contemporaneamente agli altri) hanno confermato la volontà di proseguire. Questi problemi hanno fatto slittare le previsioni per l'istituzione dell'unione monetaria al 2013, e intanto è stato inventato il simbolo della nuova valuta:

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Re: Tutte le unioni monetarie in progetto nel mondo

Post by ART »

Gli Emirati Arabi Uniti si sono ritirati quando è stato confermato che la sede della banca centrale del golfo sarà a Riyad, capitale dell'Arabia Saudita.
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Re: Tutte le unioni monetarie in progetto nel mondo

Post by ART »

L'interessante di questo articolo non è tanto l'argomento in sè o l'opinione espressa quanto il piccolo retroscena che viene rivelato riguardo l'euro all'inizio dell'articolo.

__________

La sfida di una moneta unica mondiale

Articolo di Romano Prodi su Il Messaggero del 16 Luglio 2009

Negli anni nei quali in Europa si stava costruendo l’Euro, gli incontri bilaterali che ogni anno avevano luogo fra l’Unione Europea e la Cina si svolgevano in un modo abbastanza particolare.
Nella prima parte della riunione veniva sbrigata con una certa rapidità l’agenda programmata. In seguito il Presidente Jang Zemin iniziava un analitico bombardamento di domande molto semplici e dirette.

Chiedeva se davvero sarebbero scomparse le vecchie monete nazionali come il marco tedesco o il franco francese (nulla mi domandò riguardo alla lira) e poi se sarebbe stata creata una carta moneta comune e, infine se, a mio parere, sarebbe stato opportuno per la Cina immettere l’Euro fra le riserve monetarie del Paese

La mia risposta a tutte queste domande era evidentemente positiva e cercava anche di essere rassicurante nelle motivazioni.

L’Euro divenne poi una realtà e, come sappiamo, nei primi mesi di vita il suo valore si indebolì fortemente nei confronti del dollaro, provocandomi una certa preoccupazione riguardo alla validità dei pareri che mi ero permesso di esprimere in precedenza.

Nell’incontro successivo fui tuttavia rapidamente tranquillizzato dallo stesso presidente che mi disse che la Cina era ancora interessata a comprare Euro sia perché il suo valore sarebbe aumentato (e ci prese in pieno) sia soprattutto perché la Cina desiderava vivere in un mondo in cui non vi fosse uno solo al comando e che un maggiore equilibrio fra le monete di riferimento avrebbe costituito un ulteriore passo per ottenere questo risultato. E che quindi era un obiettivo di lungo periodo della Cina avere in portafoglio Euro e dollari in misura tra di loro paragonabile.

Una visione chiara e lucida di come gli aspetti economici, politici e monetari sono profondamente legati fra di loro. Per quanto mi posso ricordare nessun riferimento fu fatto allora ad un potenziale ruolo della moneta cinese in questo nuovo ordine mondiale.

Sono passati poco più di cinque anni e il governatore della banca centrale cinese Zhou, in occasione del G20 e poi del G8, ha proposto la costituzione di una “valuta globale” di riserva per sostituire il dollaro come valore di riferimento degli scambi mondiali.

Non un semplice affiancamento dell’Euro al dollaro ma un quadro in cui i nuovi rapporti di forza si esprimano anche nel campo monetario ed includano perciò i nuovi protagonisti della vita economica mondiale a partire dalla Cina.

Pur sapendo tutti quante volte (a partire da Keynes nel lontano 1944) questa proposta sia stata ripetuta e pur conoscendo bene quali difficoltà si frappongano e quanto sia lontano questo obiettivo, non possiamo tuttavia esimerci da due riflessioni.

La prima riguarda l’indebolimento della leadership americana in un così breve spazio di tempo.
Gli Stati Uniti restano di gran lunga il più potente Paese del mondo. Tuttavia l’errore politico della guerra in Iraq, la debolezza della bilancia commerciale e la quantità di dollari giacenti nei forzieri delle banche centrali degli altri Paesi hanno reso molto più complesso e difficile l’esercizio di questo potere. Gli Stati Uniti non possono cioè esercitarlo da soli sia nel campo della forza militare che della moneta.

Ci vorrà ancora tempo perché si possa parlare di unica moneta di riferimento mondiale ma il problema è ormai sul tavolo e, se i nuovi membri del G20 faranno fronte comune, le loro richieste non potranno essere per sempre ignorate. Perché il mondo è veramente cambiato.

La seconda riflessione riguarda l’Euro. Questa moneta è una grande positiva realtà che, nella presente crisi, ha salvato l’Europa da disastrose svalutazioni competitive. L’Euro, tuttavia, costituisce solo il 26% delle riserve monetarie mondiali, che sono ancora per il 65% basate in dollari e la Cina stessa, nonostante il suo obiettivo politico di diversificare le proprie riserve, ha continuato a comprare soprattutto buoni del tesoro americani. E le transazioni internazionali, nonostante ripetuti annunci e ripetute minacce e nonostante la grande forza dell’economia della zona Euro, continuano a svolgersi in dollari.

La spiegazione è semplice: perché una moneta possa affermarsi come punto di riferimento nel mondo non basta la forza economica rappresentata dalla moneta stessa. Occorre una forza politica che guidi le grandi scelte che dalla moneta verranno sostenute e rafforzate. Un’unione monetaria non sorretta da una comune politica economica non può essere un punto di riferimento per l’economia mondiale.
Se questa è la situazione credo che sia interesse dell’Unione Europea appoggiare apertamente i tentativi in corso per arrivare alla costruzione di una moneta unica mondiale.

Ci vorrà un enorme lavoro e tantissimo tempo ma sarà un altro passo in avanti per rendere meno probabili le ricorrenti crisi dell’economia mondiale.
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claudio vda
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Re: Tutte le unioni monetarie in progetto nel mondo

Post by claudio vda »

ART wrote:Un’unione monetaria non sorretta da una comune politica economica non può essere un punto di riferimento per l’economia mondiale.
Hey, ma questo l'avevo scritto anch'io! :P
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Re: Tutte le unioni monetarie in progetto nel mondo

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Nel summit di metà dicembre in Kuwait il Consiglio di Cooperazione del Golfo ha deciso di avviare lo stesso senza Oman ed EAU (entrambi rimangono comunque legati al progetto ed è molto probabile che rientrino in futuro) il processo per l'istituzione dell'unione monetaria, senza però stabilire un calendario rigido. In particolare entro l'anno prossimo sarà formato il "Consiglio Monetario del Golfo" che poi diventerà la banca centrale che gestirà il Kaleeji.
________

E' importante che gli EAU rientrino nel progetto, perchè loro e Arabia Saudita sono i due poli economici fondamentali del Cosiglio di Cooperazione del Golfo.

Se v'interessa la faccenda ecco una cronologia di questa istituzione e i suoi progetti:


Maggio 1981 - Bahrain, Kuwait, Oman, Qatar, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti fondano il Consiglio di Cooperazione del Golfo (CCG).

Novembre 1981 - I paesi del CCG approvano un accordo per rafforzare la loro unità economica.

Marzo 1983 - Il CCG fonda una zona di libero scambio.

1983 - Il CCG fondaun'istituzione comune, il "Comitato dei Governatori".

1986 - L'Oman aggancia la sua valuta, il Riyal, al dollaro USA.

Settembre 1994 - I governatori del Comitato s'impegnano ad attuare la possibilità di prelievi da qualunque degli ATM nazionali all'interno dei paesi del CCG.

Luglio 2000 - Il Riyal del Qatar viene ancorato al dollaro.

Dicembre 2000 - I paesi del CCG decidono di ancorare le loro valute nazionali al dollaro entro la fine del 2002.

Dicembre 2001 - I paesi del CCG approvano un nuovo accordo economico che comporta la formazione di un mercato comune con unione doganale e una valuta comune.
Il Dinaro del Bahrain viene agganciato al dollaro.

2002 - Il CCG stabilisce un Comitato per l'Unione monetaria.

Gennaio 2003 - Entra in funzione l'unione doganale.
Riyal saudita e Dinaro del Kuwait vengono ancorati al dollaro.

Dicembre 2006 - il Comitato per l'Unione monetaria presenta un progetto per i criteri di convergenza economica al Consiglio Supremo del CCG.

Gennaio 2007 - l'Oman annuncia il ritardo per l'adesione all'Unione monetaria.

Maggio 2007 - Il Dinaro kuwaitiano viene agganciato a un paniere di valute, che comprende anche l'euro.

Gennaio 2008 - Nasce il mercato unico del CCG.

Giugno 2008 - Il Comitato dei Governatori approva l'accordo del CCG sulle leggi e i regolamenti dell'Unione monetaria.

5 maggio 2009 - Il CCG decide che la sede della banca centrale sarà a Riyad, capitale dell'Arabia Saudita. Per protesta contro questa decisione il 20 maggio gli EAU escono dal piano per l'unione monetaria.
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Re: Tutte le unioni monetarie in progetto nel mondo

Post by ART »

ART wrote:Il primo a lanciare l'idea di una valuta unica mondiale fu il famoso economista Keynes, nel 1943: diede all'ipotetica valuta il nome di "Bancor".
Ho scoperto che invece l'idea è molto precedente: l'economista Gasparo Scaruffi (Reggio Emilia, 17 maggio 1519 - 20 settembre 1584) propose una una moneta universale, la "lira imperiale", alla quale tutte le altre si sarebbero rapportate come sottomultipli stampando su ogni moneta il valore in lire imperiali, il contenuto d’oro ed il suo rapporto con l’unità standard di peso (la libbra della zecca bolognese). Inoltre propose una regolamentazione delle zecche e la perfetta uniformità in tutto il mondo da ottenere con l’istituzione di una zecca universale.

Espose queste sue idee nell'opera "L'Alitinonfo" del 1582: per chi non avesse niente di meglio da fare che leggere libri di economia del XVI secolo ecco un originale scansionato... ma vi avverto che la lettura dell'italiano del '500 non è molto agevole :lol:

http://www.archive.org/stream/lalitinon ... 3/mode/2up" onclick="window.open(this.href);return false;
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Re: Tutte le unioni monetarie in progetto nel mondo

Post by claudio vda »

ART wrote: la lettura dell'italiano del '500 non è molto agevole
Essendo voi giuovincelli adusi a neologismi affatto bizzarri quali "telegrapho", "aqua potabile" od anco "electricitate", punta maraviglia che nostra druda favella appaiavi astrusa et disagevole, ma è mestieri che v'ingegnate acciocché le Humanae Litterae cessino alquanto l'essere osti a voi.

Subietto dell'Alitinolfo è simplemente de facere ragione et concordanza d'auro e d'arientu contra ladron, baratti et simile lordura che di guastar moneta hanno a genìa, ma anco, et quivi lo scopo è magnamente nobile, de riducere lo Mundo intiero sub Unica Moneta (sic dixit incipit libri)

:wink:
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Re: Tutte le unioni monetarie in progetto nel mondo

Post by ART »

claudio vda wrote:Essendo voi giuovincelli adusi a neologismi affatto bizzarri quali "telegrapho", "aqua potabile" od anco "electricitate", punta maraviglia che nostra druda favella appaiavi astrusa et disagevole, ma è mestieri che v'ingegnate acciocché le Humanae Litterae cessino alquanto l'essere osti a voi.
Mi duole assai, la mia formatione est preminetemente scientifico-geopolitico-militare, anche se in atiquità scolastica non disdegnai affatto le litterae, di conseguenza la mia cognitione in codesto campo è invero alquanto limitata :P
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Re: Tutte le unioni monetarie in progetto nel mondo

Post by ART »

ART wrote:
ART wrote:Union of South American Nations

E' una comunità costituita di recente e dichiaratamente ispirata all'Unione Europea, che riunisce le due organizzazioni regionali già esistenti (MERCOSUR e Comunità Andina) con sede a Quito, capitale dell'Equador. Ne fanno parte tutti i gli stati dell'America del sud.
In progetto c'è di raggiungere un livello d'integrazione come quello europeo, con tanto di valuta comune, entro il 2019.
23 maggio

I paesi del Mercosud e quelli della Comunità Andina si sono in pratica fusi oggi a Brasilia nell'Unasud, l'Unione delle Nazioni Sudamericane, un blocco di tutti i paesi del Sudamerica che mira anche a fondare un consiglio di difesa fra Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Ecuador, Guyana, Paraguay, Perù, Suriname, Uruguay e Venezuela. La sede della segreteria del nuovo organismo sarà in Ecuador, mentre il parlamentino risiederà a Chochabamba, in Bolivia.

Undici presidenti degli stati sudamericani più il vice-presidente dell'Uruguay hanno firmato l'atto costitutivo della nuova organizzazione. È significativo che la firma sia avvenuta in Brasile, lo stato di gran lunga più grande ed attualmente la locomotiva economica di tutta la regione. L'anfitrione, il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, ha dichiarato che "stiamo trasformando in realtà il sogno di integrazione dei nostri liberatori, primo fra tutti Simon Bolivar. Questo trattato ci ricorda che l'integrazione sudamericana è essenziale per il rafforzamento dell'America Latina. Il Sudamerica unito influenzerà la scacchiera del potere mondiale, non a beneficio proprio ma di tutti".

L'Unasud era già nato informalmente durante il terzo vertice sudamericano di Cuzco (Perù) nel dicembre del 2004, e fino ad oggi sottostava alla presidenza boliviana. Il presidente uscente, e attuale presidente della Bolivia, Evo Morales, ha definito il vertice di oggi "un incontro storico" e ha citato principi inclusi nell'atto costituente come "un mondo senza imperialismo e colonialismo", "il Sudamerica è plurinazionale" e "l'inviolabilità dello stato". C'è però un giallo sull'attribuzione del titolo di presidente di turno del nuovo organismo. Il presidente colombiano Alvaro Uribe doveva assumere questa carica, ma all'ultimo momento ha rinunciato. Sarà quindi la presidente cilena Michelle Bachelet ad assumere l'incarico. Uribe non è molto entusiasta della formazione di questo gruppo. E ha negato che la Colombia farà parte del Consiglio di Difesa, che verrà formato da tutti gli altri paesi nel secondo semestre di quest'anno. Il Consiglio servirà ad evitare crisi come quella causata nella regione dall'attacco colombiano in territorio ecuadoriano al principio di marzo.

"Propongo la realizzazione ancora nel 2008 di un incontro per definire gli obiettivi e il funzionamento del Consiglio di Difesa - ha affermato Lula nel corso del vertice che ha avuto carattere straordinario - Assieme saremo più sovrani. È ora di rinforzare il nostro continente nell'area della difesa. Dobbiamo articolare una visione della difesa nella regione fondata su valori e principi comuni, come il rispetto della sovranità". Non si parlerà comunque nelle prossime riunioni di formazione di forze armate in comune.

Colombia, Perù e Uruguay non hanno strategie identiche agli altri paesi sudamericani per quanto riguarda i rapporti con gli Stati Uniti. L'Unasud nasce quindi con molti interrogativi senza risposta, ma è senz'altro un ulteriore passo avanti nella leadership di tutta la regione, dal Darien Gap alla Terra del Fuoco, da parte del "presidente operaio" Lula, che oggi era raggiante mentre firmava il trattato.

(ats)
Ed ecco anche la bandiera:


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