giulcenc wrote:claudio vda wrote:Ma se tornassimo alle monete d'oro? In tal modo i signoraggisti non avrebbero più di che lamentarsi...
Con le quotazioni attuali dell'oro grezzo, una moneta da 1 centesimo che dimensioni dovrebbe avere se fatta in oro?
Oggi la quotazione è intorno ai 46,2 €/g (
http://www.teocollector.com/Mercatooro/Metalli.htm" onclick="window.open(this.href);return false;), quindi con 1 € si può avere circa 21.65 milligrammi di oro.
Calcolando il 10% in meno per compensare il costo di produzione, direi che una moneta da 1 cent, se fatta in oro, dovrebbe pesare circa 0.000195 grammi.
A voi calcolare diametro e spessore
Non necessariamente la moneta pensata per la circolazione (a differenza di quella pensata per l'investimento) contiene oro puro 0.999.
Potremmo quindi tranquillamente pensare anche ad una moneta da 1 cent in oro con le stesse dimensioni attuali, contenente 0.000195 grammi d'oro e tutto il resto rame.
Claudio, se si tornasse all'oro i signoraggisti si lamenterebbero ugualmente: l'oro non ha un valore assoluto, l'oro è prezioso perché è convenzione che debba esserlo. E su questo, si può essere più o meno faziosi, ma non ci piove. Cosa differenzia un sistema fondato sulla convertibilità in oro dal sistema attuale? Che il denaro garantito dal tallone aureo aveva un limite reale. Labile, circuibile, ma pur sempre un limite oltre il quale la produzione di moneta non poteva andare se non con svalutazioni assurde. (vedere al contrari cosa fece Mussolini quando decise d'incrementare le riserve auree italiane per aumentare la produzione di moneta! creando così la terza/quarta riserva aurea planetaria.) Con la moneta finanziaria, col denaro scritturale, in pratica si può andare avanti all'infinito.
EDIT PER ALIMENTARE L'OT:
Ho scritto "svalutazioni assurde" ma più che la svalutazione era da temere la bancarotta. Pochi lo sanno, ma tra la fine del XVII secolo e il XVIII fallirono tutte le "banche centrali" della Scandinavia appunto per questo motivo: avevano prodotto più cartamoneta di quella che potevano convertire con l'oro posseduto, e quando (chissà per quale motivo iniziarono) molti si presentarono in banca a riprendersi l'oro e lasciare la cartamoneta, non c'era più oro da rendere a tutti.
Voleeeendo proseguire nell'OT, lo sapevate che la Francia per un secolo non ha avuto una "banca centrale"? Fu Napoleone, con grossi patemi, a riassumere questo rischio, all'inizio dell'ottocento. Questo perché un secolo prima ci fu la bancarotta della
banca di Law, che con un corto circuito un tantino più complesso della semplice convertibilità oro-cartamoneta (in quanto coinvolgeva in passaggi intermedi anche dei "titoli di stato" e delle azioni) aveva portato al fallimento e al discredito sia interno che internazionale tutto il sistema francese.