Situazione in Grecia

Discussioni sul sito e sull'Euro-tracking in lingua italiana

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TARAPIATAPIOCA
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Re: Situazione in Grecia

Post by TARAPIATAPIOCA »

in verita',in verita' vi dico Το χαρτονόμισμα που εισήγαγες είναι Χτύπημα! Για περισσότερες πληροφορίες κάνε κλίκ εδώ
eurobilltracker e' un bel gioco,ma chi lo gestisce fa pietà.
e' come tifare per una squadra sportiva con un presidente idiota,contesti,borbotti,ma continui a tifare sperando che il presidente sparisca presto.
sovereign
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Re: Situazione in Grecia

Post by sovereign »

mettiamo il caso mooolto remoto che la grecia debba uscire dall'area euro e tornare alla dracma, tutte la banconote con la sigla Y saranno ritirate e cambiate? perche forse si porrebbe il problema di troppa liquidità in circolazione o mi sbaglio?
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claudio vda
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Re: Situazione in Grecia

Post by claudio vda »

Nella sciagurata ipotesi che un paese esca dalla zona Euro è possibile che del contante debba essere ritirato dalla circolazione, ma dubito che ciò avverrebbe in maniera selettiva: la soluzione più semplice credo sarebbe ritirare un tot di banconote indipendentemente da chi le ha stampate.
Tanto ai fini del valore Y, X o L valgono tutte uguali ;)
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ART
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Re: Situazione in Grecia

Post by ART »

Nel caso che la Grecia, colta da un grave attacco di demenza ultranazionalista, decidesse di uscire dall'Euro concludendo con un suicidio di massa la sua avventura europea credo che valga quanto detto da Claudio. Ma anche se per qualche misterioso motivo si volessero ritirare solo le Y sarebbero di certo fermate e poi rimesse gradualmente in circolazione nel resto d'Europa al posto di contante nuovo, essendo comunque ancora regolarmente in corso.
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MorgenSchatten
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Re: Situazione in Grecia

Post by MorgenSchatten »

50% "bimbominchiate" e 50% "ragioniamoci un momento su".

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10 ... 9D/380473/" onclick="window.open(this.href);return false;

Qualche giorno fa si è diffusa la notizia IMMEDIATAMENTE SMENTITA che la Troika avesse imposto al Governo greco di evacuare tutte le isole con meno di 150.000 abitanti, per razionalizzare meglio le risorse pubbliche ed evitare i costi di trasporto (che, apriamo parentesi, ho scoperto che i grandi armatori sono dei veri oligarchi magnaschei in Grecia, i loro oligopoli pesano incredibilmente sulla situazione del mercato interno).
Vabè, notizia apparsa e sparita in un batter d'occhio... come se evacuare un'isola dove tutti vivono di agricoltura e si fanno gli affari loro per deportarli nella periferia di una metropoli dove non sono nessuno non sanno fare niente e per forza di cose diventerebbero dei mantenuti dello stato sociale fosse la cosa più sensata da fare. Detta così fa pure ridere: il Premio Nobel per la Pace 2012 va ad un'entità che deporta i propri cittadini!

E ora passiamo ai giacimenti d'oro e argento di cui sarebbe presumibilmente ricca la Grecia. L'articolo mette accento incredulo sul fatto che il Governo greco non faccia niente di particolare per incentivare questo sfruttamento... non conoscendo i termini esatti della situazione di questi potenziali giacimenti non mi esprimo, ma in generale credo l'articolista abbia dele idee un po' troppo vaghe sull'oro come soluzione dei conti di uno stato. E' talmente stramba come cosa, che non gli viene il dubbio: perché dare in concessione a privati?
Cosa ne pensate? Può essere una soluzione? Posso dire (vista l'esperienza della Sardinia Gold Mine a Furtei) che i grandi gruppi privati che si occupano di estrazione di oro e argento sono degli sciacalli, ovunque arrivano credono di essere in Sudafrica... proprio nel senso che credono di avere a che fare con operai sudafricani. Portano lavoro, barattano l'ottenimento delle concessioni con la cessione di quote di compartecipazione allo Stato, ma appena non ci sono più incrementi marginali di estrazione scappano, sfruttano il giacimento all'esaurimento e se ne vanno senza bonificare, lasciando l'onere al Governo.
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Re: Situazione in Grecia

Post by ART »

Non saprei, prima bisognerebbe vedere a quanto ammontano effettivamente i giacimenti, ma mi sembra strano che ce ne possa essere così tanto da influire sui conti pubblici.
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MorgenSchatten
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Re: Situazione in Grecia

Post by MorgenSchatten »

ART wrote:Non saprei, prima bisognerebbe vedere a quanto ammontano effettivamente i giacimenti, ma mi sembra strano che ce ne possa essere così tanto da influire sui conti pubblici.
Sui conti pubblici solo nelle favole, dato che non è più la riserva aurea a dare la solidità di uno stato, ma è la sua credibilità sui mercati, la sua affidabilità e la capacità di solvenza del debito.
Questa sarebbe più una questione di capacità di attrarre investimenti stranieri -quando non si è capaci di portarli avanti da soli, questi investimenti- in un paese dove gli investitori stranieri cominciano a scappare e dove ci sarebbe bisogno di un grosso datore di lavoro per impiegare il gran numero di disoccupati che ci sono.
Ovvio, non sarà tutto così semplice e lineare.
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Re: Situazione in Grecia

Post by ART »

In effetti sono stato fin troppo gentile con l'articolista, che, se vogliamo esprimerci sinceramente, in sostanza dice un po' di vaccate. Non mi stupisco, non è la prima volta che il Fatto quotidiano ne dispensa: come quando previde un crollo della borsa il giorno prima della conferenza sulla conferma definitiva del fondo salvastati, che secondo le previsioni del giornalista di turno sempre ben informato dalle fonti riservate avrebbe mostrato inconsistenza e provocato un crollo immediato delle borse. E le borse effettivamente crollarono... perchè i brookers non si degnarono di aspettare la fine della conferenza-stampa e reagirono subito dopo l'inizio del discorso, in cui gli parve che effettivamente non fossero state prese decisioni vere. Immagino la soddisfazione del giornalista-profeta, che magari dopo la conferenza se sarà tirata con i colleghi, e la figura che ha fatto il giorno dopo, quando i mercati si sono accorti della svista e le borse hanno cambiato rotta aprendo con forti rialzi :mrgreen:

Non saprei proprio cosa sarebbe meno peggio fare con le miniere... di certo se il governo non si dà una mossa da solo non vedo altro modo che coinvolgere i privati, per quanti problemi poi vadano a creare.
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Re: Situazione in Grecia

Post by claudio vda »

Attenzione che le miniere d'oro possono essere un'arma a doppio taglio; non esprimo giudizi affrettati in quanto mi devo prima informare sulla situazione geochimica di tali giacimenti, ma in alcuni casi (Romania) la presenza di piccole quantità di oro da estrarre tramite cianuro si è rivelata un disastro per i locali.
E' il caso di dire: non è tutto oro quel che luccica :lol:
(anche se non tutto quel che è oro brilla né gli erranti son perduti :wink: )
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Re: Situazione in Grecia

Post by claudio vda »

Pare che esistano giacimenti auriferi nella penisola calcidica, alcuni dei quali fruttati sin dall'antichità.
Negli ultimi mesi il governo greco avrebbe preso accordi con una compagnia canadese, la El Dorado Gold, che già si occupa dello sfruttamento di siti auriferi in Romania e Turchia. Il nuovo giacimento sarebbe locato a Σκουριές, sempre nella suddetta penisola.
La notiza fondamentale sarebbe capire in che modo si presenti l'oro a Σκουριές e quali tecniche siano necessarie per estrarlo: l'estrazione dell'oro, infatti, segue molteplici procedimenti a seconda di come il biondo metallo si sia mescolato al substrato roccioso/terroso.
Tecniche classiche usate sin dall'antichità si basano su metodi fisici (filtrazione, flottazione...) ; tali metodi funzionano bene quando la componente aurifera è scarsamente mescolata al resto, esempio classico sono i setacciatori delle sabbie dello Yukon sul finire del XIX secolo. Anche la fusione selettiva è usata sin dall'antichità.
Quando la concentrazione di oro è minore, esso può essere più difficile da estrarre e qui entrano in campo metodi più chimici quali ad esempio l'attacco con acidi per solubilizzare la parte vile della roccia; nel caso questo non bastasse esiste il metodo del mercurio: si lava il materiale con mercurio, l'oro passa in soluzione, si fa evaporare il mercurio e resta l'oro. Tale metodo oggi è in disuso a causa dell'elevato costo del mercurio stesso, ma venne largamente adoperato dagli spagnoli nelle proprie colonie americane durante secolo XVI, sfruttando i giacimenti di cinabro (solfuro di mercurio) presenti nella penisola iberica: una eredità è l'inquinamento da mercurio tuttora presente in vaste regioni dell'America del Sud, visto che nel '500 spesso la brodaglia veniva semplicemente messa a bollire in calderoni all'aria aperta.
Uno dei metodi principe usato oggi sfrutta un legante chimico molto economico, ossia lo ione cianuro, che ha la capacità di complessare un grande numero di metalli fra cui anche l'oro; il trattamento è anche qui molto semplice: si prende la roccia, la si sminuzza e la si lava con soluzioni acquose contenenti cianuro. Il problema è cosa fare degli immensi volumi di terra sterile e avvelenata che restano sul campo... di solito le grandi compagnie di oro delegano tale problema alle popolazioni locali e qualora qualche governo locale avesse da ridire sono sempre pronte a gridare contro la burocrazia che frena gli investimenti stranieri.

Detto questo, onde capire se l'estrazione dell'oro nella penisola Calcidica sia conveniente oppure no, occorre avere dei dati precisi sulla geochimica del territorio e su quali metodi verranno messi in opera per l'estrazione: se si trattasse di metodi fisici o chimico-fisici "leggeri" come ad esempio il trattamento acido integrato con la flottazione nei mulini a balle, allora l'oro potrebbe effettivamente costituire una risorsa, ma se il metodo dovesse essere quello dei cianuri posso capire che la "burocrazia" ellenica freni la faccenda.
Giusto quale tristo annunzio di futuro danno, si ricorda a monito il disastro di Baia Mare del 2000, provocato da una miniera d'oro che utilizzava il metodo dei cianuri -> http://en.wikipedia.org/wiki/2000_Baia_ ... nide_spill" onclick="window.open(this.href);return false;

Insomma, per evitare di inalberarsi in "sicuramente si" o "sicuramente no" a priori occorre prima studiare il caso specifico.
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Re: Situazione in Grecia

Post by MorgenSchatten »

Gli effetti furono suppergiù questi http://www.youtube.com/watch?v=7lBJuBy_ywg" onclick="window.open(this.href);return false; , ne ho un vago ricordo di quando successe, ricordo che si temeva scendesse tutto il corso del Danubio, e che lungo il corso era vietato pescare - o meglio, raccogliere i pesci che galleggiavano.

Dai primi anni 90 fino al 2008 c'è stata l'estrazione dell'oro anche in Sardegna, per prima arrivò l'ENI (era ancora l'epoca delle nazionalizzazioni), che cedette quasi subito le concessioni ad una ditta australiana. Infatti fu australiano il primo lingotto, fuso con una grande cerimonia che ancora ricordo! Per vari giochi di mercato la società australiana venne acquisita da grandi gruppi canadesi che si sono susseguiti di fallimento in fallimento con nuove acquisizioni. Una piccola quota societaria è sempre rimasta di proprietà della Regione. Non so quantificare il poco o molto che si è estratto (si parlava di decine di milioni di euro in oro, che a me sembrano tanti, ma chissà cosa significano per una multinazionale che ha tanti giacimenti e quelle cifre le fa in un solo anno anziché in 15 anni) ma appena il giacimento sembrava non avere più dei rendimenti accettabili, la società è scappata, lasciando buchi di bilancio, dipendenti a zonzo e area da bonificare, il tutto sul groppone della Regione. (tra l'altro, l'attuale presidente della Regione Sardegna era il presidente del CDA della società d'estrazione... piccolo conflitto d'interessi, per le decisioni da prendere oggi)
Si dice che tuttora il disastro ambientale si eviti grazie all'abnegazione degli ex dipendenti che vanno aggratis a fare la manutenzione ordinaria dell'impianto. Se l'arsenico dovesse arrivare alle falde i più catastrofisti parlano di inquinamento per tutto il bacino d'utenza del Campidano, fino a Cagliari.

AAAAHHH! Che scoperte! Stavo facendo una piccola ricerca per allegare qualche link a questo post, e ho scoperto delle cose fresche fresche datate 17 e 18 ottobre (ieri!). Trovata la soluzione allo smaltimento, più o meno.

Quindi, visti i precedenti, se il Governo greco tira un po' nonostante la triste situazione finanziaria del paese, non fa male.
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Re: Situazione in Grecia

Post by debemaks »

Buongiorno a tutti, scrivo qua la mia impressione sulla Grecia remota e non toccata dal turismo (o almeno toccata solo in parte minore rispetto ai posti famosi).
come molti sapranno lo scorso uichend sono stato al matrimonio di mio cugino a Γιαννιτσά. L'idea di fondo che ho avuto è che un sacco di cose sono molto più a buon mercato che non in Italia e ciò è dovuto al fatto:
- se non tengo i prezzi bassi non vendo una fava secca perchè la gente guadagna (chi guadagna) solo 5-600 €/mese
- il costo della vita è stato decisamente calmierato dalla crisi (... mah...)

Comunque è un dato di fatto che, non a Salonicco, ma a Giannitsa, con 8€ si mangia in un ristorante di media fascia, Insalate miste, Carne Grigliata, Patate Fritte tagliate a mano (era secoli che non le mangiavo al ristorante), birra e vino a volontà. Credetemi, eravamo in 28 tra amici e parenti, moltissimi sono divoratori di carne e ne è avanzata tantissima!

Ognimodo, il parrucchiere per signora è di contro medio caro, difatti una pettinatura semplice costa tra i 15 e 25€, più o meno come da noi.

La benzina è poco meno cara che da noi.. la cosa strana è il divario, si trovano compagnie che la vendono servita a 1,75 €/l ed altre self fino a 2,05 €/l. La media è comunque attorno agli 1,80€/l

Il caffè greco (Nescafè frappe) viene tra 1,5€ e 2€, mentre l'espresso veleggia sui 3€! 8O

Botta sui cocktails! Mentre lo shottino costa 1,50€ un cocktail standard (... direi piccolo in termini di quantitativo) va dai 6€ fino agli 8,5€!! 8O

So che è nella loro indole, ma al pomeriggio riuscire a sedersi a prendere qualcosa da bere in un bar è praticamente impossibile, sono pieni zeppi!!!! :roll:

Sugli alimenti da supermercato, ho trovato tantissime offerte e prezzi molto bassi in molte catene e anche nei negozietti.

Girando per strada ci sono un'infinità di locali con scritto ενοίκιζεται ovvero affittasi, quindi un sacco di attività che hanno chiuso.

Inoltre, e non li avevo mai visti, ci sono un sacco di cani randagi a spasso!!

In ogni modo parlando con i greci, si evince il loro disagio e uno stato di "povertà" sempre più crescente!

Per concludere, mentre si visitava Salonicco, abbiamo visto una pacifica e rumorosa manifestazione di studenti universitari contro il taglio delle spesa all'università!
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Re: Situazione in Grecia

Post by mico »

debemaks wrote: Inoltre, e non li avevo mai visti, ci sono un sacco di cani randagi a spasso!!
bentornato debemaks
al sottoscritto non erano sfuggiti i tuoi inserimenti da Giannitsa, Salonicco e dintorni

anche noi penseremo a te :cry:

per quanto riguarda la situazioni dei cani randagi, vorrei dire la mia opinione

essendo sensibile più al problema degli animali randagi che ad altro
nei miei (pochi) viaggi in Grecia ho sempre incontrato cani randagi, soprattutto nei pressi dei giardini delle città
nei pressi dei porti e, più di tutti, laddove i residenti portano loro del cibo

rispetto all'Italia la situazione è quindi abbastanza diversa
nel nostro paese la lotta al randagismo canino ha portato alla quasi totale scomparsa dei cani randagi in città (una eccezione sono i cani di quartiere de L'Aquila) e al sovraffollamento dei canili pubblici e privati
incontrare cani randagi nelle nostre città è quindi un'eccezione... nel sud Italia un po' meno

l'ultima volta che sono stato in Grecia era l'anno 2010
quindi non sono in grado di fare un confronto con la situazione attuale

preferisco però credere che questa volta hai notato i cani randagi non tanto perché sono aumentati rispetto al periodo pre-crisi ma solo perché sei andato nella terra di Pericle in vacanza anziché per lavoro...
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Re: Situazione in Grecia

Post by debemaks »

mico wrote:preferisco però credere che questa volta hai notato i cani randagi non tanto perché sono aumentati rispetto al periodo pre-crisi ma solo perché sei andato nella terra di Pericle in vacanza anziché per lavoro...
Sinceramente in Grecia sono sempre andato per piacere.

La prima volta sono stato a Thessaloniki e poi a Skiathos, Skopelos e Alonnisos (Sporadi Sett.). Ma sinceramente non ricodo di cani a spasso (nelle isole non ne ho visti di sicuro!). E questo era il 2001.

Poi sono stato nel 2007, Thessaloniki, Giannitsa, Edessa, Loutraki, Halkidiki, Syros, ma di ricordi di cani randagi ben pochi.

Questa volta erano veramente veramente tantissimi. Attorno ai monumenti, vicini ai posti per turisti, etc... quindi sono rimasto stupito per questo motivo. Venivano li mentre eravamo al risptorante in attesa di qualcosa che scappasse dalla tavola, cosa che non mi è mai capitata nelle mie altre visite in grecia, ma mi è capitata spesso in Romania!
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Re: Situazione in Grecia

Post by claudio vda »

Circa il fenomeno del randagismo, nel 2006 il mio defunto zio molisano mi aveva lungamente intrattenuto circa la piaga dei cani rinselvatichiti che da quelle parti vivono in branchi, che non hanno paura dell'uomo (a differenza dei lupi) e che pertanto girare da soli in campagna non era raccomandato visto il conceto rischio di attacchi.

Circa i prezzi greci, Debemaks descrive i prezzi abituali che si incontrano in Renania, tranne che per i ristoranti di media fascia che qui vanno sui 15 E a testa (quelli scafessi arrivano anche a 5 E, mentre quelli di lusso non ve lo dico che sennò mi sento male) ; la differenza fondamentale però è che i salari medi sulle sponde del Reno sono assai superiori rispetto a quelli percepiti sulle sponde dell'Egeo.
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