Croazia in UE il 1 luglio 2013 e situazione altri candidati

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Ho scritto forse perchè uno stato, la Slovenia, non ha ancora neanche iniziato il processo di ratifica dell'accordo di adesione: trovato un accordo di massima per risolvere il contenzioso sulle acque territoriali rimane ancora aperta la questione della Ljubljanska banka, un contenzioso finanziario che Slovenia e Croazia si portano dietro fin dal crollo della Jugoslavia (se volete approfondire si può leggere un riassunto in inglese qui http://en.wikipedia.org/wiki/Croatia%E2 ... _relations" onclick="window.open(this.href);return false; ), ma il problema principale è la situazione d'instabilità politica in cui versa attualmente la Slovenia, col governo che ha perso la maggioranza e rischia di cadere da un momento all'altro, proteste di piazza contro la corruzione (di cui è accusato il capo di governo) e lo stato ormai in default.

Per quanto riguarda le questioni più strettamente EBTtiane: nel caso che la Croazia riesca ad entrare in luglio dovrebbero passare come noto obbligatoriamente almeno due anni prima dell'adozione dell'Euro, ma per colpa della crisi la Croazia si trova in una situazione economica difficile e con un alto debito estero, oltre che con un grosso problema di corruzione endemica, quindi non è detto che riesca ad entrare nell'unione monetaria così presto.
Altro problema serio, di cui si parla poco fuori dalla Croazia, è la pesantissima eredità lasciata dalla guerra in ex-Jugoslavia in termini di campi minati, ancora diffusi lungo gli ex-confini con quella che era la Repubblica Serba di Krajina ( http://it.wikipedia.org/wiki/Repubblica ... di_Krajina" onclick="window.open(this.href);return false; )
Mappa delle aree ancora contaminate: https://misportal.hcr.hr/HCRweb/faces/simple/Map.jspx" onclick="window.open(this.href);return false;

Consiglio vivamente di ascoltare questo programma in podcast http://www.radioradicale.it/scheda/3725 ... ta-croazia" onclick="window.open(this.href);return false; per capire lo stato in cui si trova la Croazia, i rapporti con la Slovenia e la questione adesione all'UE, che sono argomenti importanti al contrario delle promesse da marinai e xxxxxxxxx varie con cui ci stanno saturando in questa campagna elettorale.

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Come alcuni già sapranno la divinità cartacea che si adora attualmente in Croazia è la Kuna, ma durante la sua breve esistenza anche la Repubblica Serba di Krajina cui ho accennato nel primo post emise valuta circolante , il Dinaro della Krajina.
http://it.wikipedia.org/wiki/Dinaro_della_Krajina" onclick="window.open(this.href);return false;

[giulcenc]

Un valore facciale di 50 miliardi indica un'economia molto forte e salubre, vero?

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Si, veramente un paese destinato fin dall'inizio a farsi strada nel mondo

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E' stato raggiunto un accordo per la questione della Ljubljanska banka quindi la Slovenia (guidata dal nuovo governo di Alenka Bratušek, del partito liberal-democtratico di sinistra Slovenia Positiva) ha avviato la ratifica dell'ingresso.

[claudio vda]

Altro problema serio, di cui si parla poco fuori dalla Croazia, è la pesantissima eredità lasciata dalla guerra in ex-Jugoslavia in termini di campi minati, ancora diffusi lungo gli ex-confini con quella che era la Repubblica Serba di Krajina.

Quello dei campi minati è un problema molto serio che affligge varie parti del mondo: minare è un'operazione relativamente facile e veloce, mentre lo sminamento è un'operazione terribilmente lunga e complessa. La piaga delle mine può durare decenni, con la relativa scia di mutilati.
Non so esattamente che tipo di mine siano quelle lungo i confini della ex Republika Srpska di Krajina, ma ricordo di aver partecipato ad alcuni seminari (anni or sono) in merito a quel meraviglioso oggetto della civiltà che si chiama mina.
Il ragionamento di base è che se ammazzi il tuo nemico, questi muore, al massimo gli si fa un funerale e le spese finiscono lì, invece se si riesce a mutilare il nemico costui continuerà a pesare sulla propria comunità sia in senso economico (occorre mantenerlo) che morale. Per tale ragione di solito le mine non hanno come obiettivo la morte, bensì la mutilazione del bersaglio.
Ciodetto, occorre stabilire più in dettaglio l'obiettivo ed il tipo di mutilazione che gli si vuole infliggere.
Danni agli arti inferiori: le classiche mine interrate che esplodono quando uno ci cammina sopra, con conseguente perdita di una o due gambe.
Cecità: mine che scagliano piccoli oggetti taglienti in tutte le direzioni; gli occhi sono un ottimo bersaglio in quanto la perdita della vista può causare seri danni morali.
Bambini: mine che non esplodono subito, di solito sono belle da vedere, attraenti, un piccolo giocattolo che il bambino può raccogliere, maneggiare un po', magari chiama qualche amichetto e dopo un po' che ci gioca i liquidi contenuti in alcuni substrati spugnosi si mescolano generando la mutilazione dei suddetti bambini.
Sorgenti/fiumi/pascoli: sono le caratteristiche mine del Kurdistan iracheno, dove gli adoloscenti si occupano di pascolare il bestiame; minare i luoghi tipici di pascolo ha come obiettivo specifico il colpire tali ragazzi.
Eccetera...
A seconda dell'uso e degli obiettivi esistono diversi tipi di mine (semi-interrate, a filo, pappagalli verdi, ecc...).
Insomma, l'inventiva umana è veramente qualcosa di meraviglioso, non trovate?

La legislazione Italiana in materia è abbastanza netta e i suoi due principali pilastri sono la legge 374 del 29 Ottobre 1997 (gov. Prodi I) e la legge 106 del 23 Aprile 1999 (gov. D'Alema I) : attraverso tali leggi si vieta la produzione di mine, la produzione di componenti che assemblati altrove potrebbero costruire mine e il transito di tali componenti su tutto il territorio della Repubblica.
Per chi volesse saperne di più in merito alla costruzione, al minare, allo sminamento, agli effetti e le terapie di recupero dei soggetti colpiti delle mine anti-uomo una buona fonte è Emergency, mentre per quanto riguarda la messa la bando consiglio di informarsi in merito alla Convenzione di Ottawa.

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Il ragionamento di base è che se ammazzi il tuo nemico, questi muore, al massimo gli si fa un funerale e le spese finiscono lì, invece se si riesce a mutilare il nemico costui continuerà a pesare sulla propria comunità sia in senso economico (occorre mantenerlo) che morale. Per tale ragione di solito le mine non hanno come obiettivo la morte, bensì la mutilazione del bersaglio.

Questo è un ragionamento applicato in alcune parti del mondo dove le mine vengono concepite come una sorta di arma economica di sterminio di massa, ma nel caso della Croazia sono state usate come classico strumento di combattimento militare nella vana speranza di dissuadere le truppe croate dall'attaccare la Repubblica Serba di Krajina.

Una articolo di fine 2012 sulla situazione: http://www.ilpost.it/2012/11/30/le-mine-in-croazia/" onclick="window.open(this.href);return false;

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Riflettevo poco fa che Banca Centrale Europea in croato si dice Europska središnja banka ( http://hr.wikipedia.org/wiki/Europska_s ... 1nja_banka" onclick="window.open(this.href);return false; ), quindi teoricamente l'anno prossimo si dovrebbero modificare le nuove 5 per aggiungere l'acronimo ESB.
Secondo me il caso è diverso da quello della vecchia serie, dato che la nuova tornata di allargamenti si ebbe parecchi anni dopo il 1999/2002.
Che ne pensate?

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La Croazia è ora il 28° stato dell'UE.
L'obiettivo era talmente agognato che per l'occasione sono stati preparati grandi festeggiamenti con tanto di fuochi artificiali: per l'introduzione dell'Euro è necessario aspettare 2 anni, dopo i quali se la Croazia avrà tutti i requisiti standard entrerà anche nell'unione monetaria (in questo caso non è automatico che li avrà). Credo che sarà anche piuttosto complessa la marcia per l'ingresso in Schengen, dato che in questo settore la Croazia viene vista come Romania e Bulgaria: ancora oggi questi due aspettano il via libera da alcuni stati che non ritengono ancora sicuro aprire le frontiere.

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In coda per l'ingresso in UE ci sono altri paesi, tutti attualmente più o meno lontani dall'obiettivo e a diversi stadi ufficiali di trattativa o candidatura all'ingresso. Escludo dall'elenco l'Islanda, che aveva avviato le trattative dopo il tracollo economico, perchè successivamente ha cambiato idea ed è solo questione di tempo perchè formalizzi la sospensione o annullamento della richiesta d'ingresso.

- Serbia: ha ottenuto all'ultimo Consiglio europeo l'agognata data d'avvio per le trattative, stabilita per il gennaio dell'anno prossimo. Ha potuto compiere questo passo dopo aver trovato un accordo con il Kosovo sullo status della minoranza Serba nel nord del Kosovo.

- Kosovo: tranne che nelle zone a maggioranza serba usa l'Euro ma non è ancora candidato ufficiale all'adesione all'UE. Vista la situazione in cui versa, con corruzione dilagante e necessaria sistemazione dell'assetto istituzionale, ha ancora molto da fare per ottenere questo status.

- Bosnia Erzegovina: non è ancora candidato ufficiale e la marcia di avvicinamento è ostacolata in modo attualmente quasi insormontabile dalla situazione peculiare del paese, che è una semi-federazione dove le due componenti (Republika Srpska e Federazione croato-mussulmana) hanno poteri molto ampi rispetto al governo centrale. La situazione interna rimane congelata e di conseguenza il paese non progredisce in nessun campo.

- Montenegro: altro utilizzatore esterno dell'Euro e candidato ufficiale ma lontano dall'ingresso, principalmente per colpa della continua permanenza al potere come presidente o primo ministro del corrotto Milo Đukanović, che ha creato una rete d'interessi e alleanze per gestire i suoi interessi a scapito di quelli del paese. Gli oppositori per ora non riescono a prevalere.

- Albania: aspetta la candidatura ufficiale, alla cui concessione era stato legato soprattutto il corretto e civile svolgimento delle ultime elezioni. Il Consiglio europeo sta ancora valutando.

- Macedonia: candidato all'adesione le cui trattative sono di fatto paralizzate dal veto della Grecia e più recentemente anche della Bulgaria. Con la Grecia il contenzioso riguarda il nome stesso della Macedonia (che internazionalmente è riconosciuta come "Repubblica ex-Jugoslava di Macedonia") che essendo omonimo di una delle regioni greche genera la paura che la Macedonia possa accampare rivendicazioni territoriali su di essa, con motivazioni storiche. La Bulgaria invece accusa la Macedonia di discriminare la minoranza bulgara e di alimentare un nazionalismo macedone in funzione anti-bulgara.

- Turchia: trattative paralizzate data la contrarietà di alcuni governi a continuarle e l'ostilità diffusa dell'opinione pubblica europea all'ingresso della Turchia. All'ultimo Consiglio europeo si è stabilito di aprire un nuovo capitolo negoziale ad ottobre, subordinandolo alla relazione periodica della Commissione europea sui progressi della Turchia, ma ormai anche l'opinione pubblica turca è favorevole all'ingresso solo al 30%. Personalmente sono contrario pure io a questo ingresso, per motivi che non hanno niente a che fare con la religione ma riguardano lo stato in cui versa l'UE e la necessità di approfondire prima la sua unità che le sue dimensioni.


A suddetta combriccola in futuro si potrebbe aggiungere San Marino, di cui ho già parlato nell'apposito thread.

[claudio vda]

- Bosnia Erzegovina: non è ancora candidato ufficiale e la marcia di avvicinamento è ostacolata in modo attualmente quasi insormontabile dalla situazione peculiare del paese, che è una semi-federazione dove le due componenti (Republika Srpska e Federazione croato-mussulmana) hanno poteri molto ampi rispetto al governo centrale. La situazione interna rimane congelata e di conseguenza il paese non progredisce in nessun campo.

Ma dai, se è dentro il Belgio con le sue lacerazioni entico-linguistiche, per la BiH sarà una passeggiata!

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Qui la situazione è un attimo più grave. Almeno il Belgio è ricco e non ha combattuto una guerra civile...

[claudio vda]

Qui la situazione è un attimo più grave. Almeno il Belgio è ricco e non ha combattuto una guerra civile...

Dai che era una battuta la mia

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L'avevo capito, figliuolo, ma ogni occasione è buona per spiegare la situazione e le ragioni di chi nonostante la sua precaria situazione non cessa di percorrere la tortuosa Via di Luce che porta verso la grazia di N.S. Denaro.

Comunque MANNAGGIA LA MISERIA mi ero scordato la Macedonia. Aggiorno.


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Ecco alcune immagini dei festeggiamenti della mezzanotte di ieri:

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[mico]

Ecco alcune immagini dei festeggiamenti della mezzanotte di ieri:

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bene, ma gli ustascia che fino a ieri si erano riciclati come polizia di confine che fine faranno?

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Dovranno stare attenti a non farsi scoprire dalle pattuglie miste con personale di altri stati.