Brexit: notizie e discussione

Discussioni sul sito e sull'Euro-tracking in lingua italiana

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claudio vda
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Re: Brexit: notizie e discussione

Post by claudio vda »

Stamattina abbiamo due notizie.

Sono stati resi pubblici i dettagli dell'accordo tecnico sottoscritto a Bruxelles da Maroš Šefčovič (vicepresidente Commissione UE) e Michael Gove (cancelliere del ducato di Lancaster).
L'accordo prevede controlli doganali per i generi alimentari in transito fra Gran Bretagna e Irlanda del Nord, istituendo di fatto un confine interno al Regno Unito, con procedure particolari per formaggio e derivati di carne (es: il prosciutto); tali controlli entreranno in vigore dal primo gennaio, ma per evitare carenze di cibo in Irlanda del Nord il governo UK potrà esentare dai controlli per un massimo di tre mesi alcune catene di grande distribuzione considerate affidabili.
In cambio di questa mini estensione di tre mesi, il governo britannico concede che funzionari doganali UE abbiano sede a Belfast, col diritto di ispezionare in ogni momento ogni merce in transito di loro scelta.

Durante la cena di ieri sera, Boris Johnson e Ursula Von der Leyen hanno convenuto che le due parti sono ancora molto distanti, ciononostante è stato deciso di concedere ai negoziatori tempo sino a domenica sera nella speranza di riuscire a concludere un accordo in grado di evitare il no deal.


https://www.theguardian.com/politics/20 ... rn-ireland
https://www.reuters.com/article/RCOMUS_ ... SKBN28J0O4
https://www.theguardian.com/politics/20 ... r-72-hours
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Re: Brexit: notizie e discussione

Post by claudio vda »

La scadenza di domenica scorsa è saltata senza che le due parti fossero riuscite a trovare un accordo, ciononostante le tratative sono continuate poiché nessuna delle due parti voleva lasciare il tavolo per prima.

E' notizia di oggi che il Parlamento Europeo ha stabilito una nuova data limite in domenica prossima, il 20 di dicembre, dopodiché non ci saranno più i tempi tecnici per lo stesso Parlamento Europeo di discutere l'accordo.

https://www.theguardian.com/politics/20 ... trade-deal
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ART
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Re: Brexit: notizie e discussione

Post by ART »

Lo Scottish National Party è sempre più forte nei sondaggi (si vota il 6 maggio) mentre il consenso alla secesisone già da qualche mese è stabilmente maggioritario.
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Re: Brexit: notizie e discussione

Post by claudio vda »

L'ultima scadenza improrogabile per trovare un accordo (ieri sera) è passata, non è stato trovato alcun accordo, ma nonostante ciò non è stata presa alcuna decisione drastica e le trattative stanno andando avanti in una specie di limbo indefinito.

Nel frattempo, a causa della nuova mutazione del Covid molto diffusa in UK, la Francia ha bloccato tutto il traffico in arrivo dalla Gran Bretagna, causando imponenti code di camion sull'autostrada fra Londra e Dover.

Infine, membri influenti del Partito Conservatore hanno rigettato l'idea di un'estensione del periodo di transizione.

https://www.theguardian.com/politics/20 ... ine-missed
https://www.theguardian.com/world/2020/ ... -take-hold
https://www.theguardian.com/politics/20 ... talks-2021
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Re: Brexit: notizie e discussione

Post by claudio vda »

Alla Vigilia di Natale e oltre ogni limite temporale utile per essere ratificato, il Regno Unito e l'Unione Europea hanno trovato un accordo; affinché tale accordo sia valido, esso deve essere ratificato dal Parlamento Europeo e da quello Britannico.

Il testo dell'accordo è di oltre 2000 pagine, annessi inclusi; vediamo le prime anticipazioni.

Tariffe e commercio: libero accesso del Regno Unito al mercato comune, senza dazi né quote; in cambio di ciò, i prodotti britannici dovranno soddisfare tutti gli standard decisi dall'Europa, ma non essendo più l'UK uno stato membro, non potrà intervenire nel processo decisionale.

Legislazione (level playing field): nel caso le leggi della Gran Bretagna su merci, aziende e ambiente si discostassero da quelle europee, sarà possibile per l'UE imporre dazi e sanzioni.

Aiuti di stato: l'UK potrà fornire aiuti di stato alle proprie aziende, ma soltanto secondo specifiche condizioni illustrate nel trattato.

Libertà di movimento: i britannici perderanno la propria libertà di movimento nell' UE e saranno costretti a chiedere un visto per soggiorni superiori ai 90 giorni; lo stesso dicasi per gli europei in UK.

Pesca: il punto più controverso; le barche europee potranno accedere alle acque britanniche, ma con una riduzione del 25 % delle proprie quote di pesca durante i prossimi cinque anni e mezzo, dopodiché si aprirà una nuova trattativa; l'accesso di navi britanniche alle acque europee sarà soggetto a restrizioni.

Scienza e ricerca: l'UK continuerà a contribuire al fondo europeo per la Scienza, ma sarà fuori dai programmi Erasmus.

Titoli professionali: nessun riconoscimento reciproco.

Sicurezza: l'UK uscirà dal mandato d'arresto europeo, da Europol e da Eurojust.

Arbitraggio di dispute fra le parti: sarà possibile rivolgersi ad un ente terzo per le dispute, ma il punto non è ancora ben chiaro.


https://uk.reuters.com/article/uk-brita ... KKBN28Y02T
https://www.theguardian.com/politics/20 ... rexit-deal
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Re: Brexit: notizie e discussione

Post by ART »

A quanto pare l'accordo non vale per Gibilterra, per cui si sta negoziando un accordo separato fra i governi spagnolo e britannico e il governatorato di Gibilterra.
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Re: Brexit: notizie e discussione

Post by ART »

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Re: Brexit: notizie e discussione

Post by claudio vda »

Un po' di notizie: l'accordo di uscita fra UK e UE è stato ratificato sia dal Parlamento Britannico che dai governi dei 27 paesi UE, ma non ancora dal Parlamento Europeo; è stata trovata una soluzione anche per Gibilterra, che entrerà in Schengen. Vediamo nel dettaglio.

Alla Camera dei Comuni il voto si è tenuto il 30 dicembre: sia i Conservatori che i Laburisti hanno votato in favore, mentre lo Scottish National Party ha votato contro.
I Conservatori hanno appogiato l'accordo sottoscritto dal proprio primo ministro, in particolare l'European Research Group (i brexitari più duri) hanno detto he secondo loro esso non viola la sovranità britannica; molti laburisti, assai critici verso l'accordo, volevano astenersi oppure votare contro ma alla fine ha prevalso la linea del segretario Starmer, che ha sempre sostenuto che fosse compito dell'esecutivo quello di trovare un accordo e che poi il Labour l'avrebbe votato "Ma fa schifo!" ha obiettato qualcuno "Noi siamo responsabili" ha risposto Starmer.
Lo Scottish National Party, invece, ha detto di non avere alcuna intenzione di votare per un accordo da loro ritenuto disastroso rendendosi in tal modo complici di esso, che l'obiettivo principale del partito è quello di ritornare dentro l'Unione Europea e se l'unico modo per realizzarlo è una Scozia indipendente, bene, allora che venga l'indipendenza, ma intanto questo accordo loro non lo votano di certo.

Negli ultimi giorni del 2020 i vari governi europei hanno ratificato l'accordo, intanto che molti esponenti del Parlamento Europeo lamentavano di non avere avuto tempo per votarlo, in violazione della sovranità parlamentare. Per il momento l'accordo è entrato in vigore in maniera provvisoria, ma l'approvazione da parte del Parlamento Europeo non è scontata: alcuni parlamentari, infatti, non hanno per nulla gradito il fatto di essere stati scavalcati.

Infine Gibilterra. All'ultimo momento è stato trovato un accordo fra UK e Spagna: nei prossimi mesi, la Rocca entrerà in Schengen e saranno quindi previsti controlli doganali (gestiti da Frontex) per gli arrivi dalla Gran Bretagna all'aeroporto locale. Per motivi tecnici, l'accordo non potrà entrare in vigore immediatamente, ma saranno necessari alcuni mesi per renderlo operativo.

https://www.reuters.com/article/uk-brit ... NKBN2941K5
https://www.reuters.com/article/britain ... SL8N2J925O
https://www.theguardian.com/world/2020/ ... -gibraltar
https://www.theguardian.com/politics/20 ... referendum
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Re: Brexit: notizie e discussione

Post by claudio vda »

Vediamo adesso alcuni dettagli dell'accordo di uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea, confrontandoli con le aspettative delle due parti: in pratica, chi ha ottenuto cosa.

L'UK chiedeva la cessazione della libera circolazione, l'UE voleva mantenerla. E' stata interrotta: per entrare in UK è previsto un sistema a punti, che dovrebbe penalizzare soprattutto i lavoratori non qualificati (quelli che svolgono il grosso delle mansioni nei supermercati o nelle imprese di pulizia britanniche); anche i britannici che vorranno entrare in Europa dovranno affrontare numerosi problemi, soprattutto chi vi si reca per brevi tempi ma per lavoro (artisti, professionisti...). Viaggi più difficili: era quello che l'UK voleva.

L'UK chiedeva il libero accesso al mercato comune per le proprie imprese finanziarie (quelle della City di Londra, per intendersi), ma esse non sono incluse nell'accordo, pertanto sarà difficile per gli operatori finanziari accedere al mercato comune, sarà l'UE a stabilire chi, come e con quale burocrazia, e potrà in ogni momento cancellare i permessi con 3 mesi di preavviso. Non era quello che l'UK voleva.

L'UK chiedeva di non dover più sottostare a leggi e regolamenti di Bruxelles, invece l'UE voleva una regolazione comune, con un allineamento alle leggi europee. E' stato deciso che strano istituite commissioni bilaterali UE-UK che veglieranno affinché l'UK non diverga troppo dalle leggi europee, con possibilità di intervento sui regolamenti britannici ed eventualmente elevare blocchi commerciali in caso di violazioni. I Conservatori cantano vittoria, sostenendo di essere finalmente indipendenti, ma non mi sembra che sottostare al parere commissioni di composizione non chiara sia una prova di indipendenza.

L'UK chiedeva il bando dei pescherecci europei dalle acque inglesi, ma era disposto a concedere una riduzione dell'80% del pescato europeo in 2 anni; l'UE chiedeva una riduzione del pescato europeo del 18% in 5 anni. E' stata ottenuta una riduzione del 25% del pescato europeo in 5 anni, quindi l'accordo dovrà essere rinegoziato. I pescatori britannici dicono di sentirsi traditi dai propri politici.

L'UK chiedeva di mantenere la propria integrità doganale e territoriale, nonché di non avere funzionari doganali europei sul proprio territorio. L'accordo prevede che l'Irlanda del Nord rimanga nel mercato comune, che vi sia un ufficio doganale europeo a Belfast e che le merci in transito fra Inghilterra e Irlanda del Nord debbano sottostare a dichiarazioni doganali. E' inoltre previsto un permesso speciale che i camionisti devono chiedere quando dall'Inghilterra si spostano nella regione inglese del Kent, quella dove si trova Dover. I Conservatori sostengono di avere ottenuto ciò che desideravano, mantenendo l'integrità doganale e territoriale del Regno.
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Re: Brexit: notizie e discussione

Post by claudio vda »

In seguito all'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea nonché dal Mercato Comune, molte aziende di logistica segnalano problemi in frontiera.

Se infatti il transito di merci non è sottoposto a limiti, è anche vero che tutte le merci devono presentare una serie di documenti compilati; inoltre, trattandosi comunque dei confini esterni del Mercato Comune, i prodotti composti prevalentemente da componenti non EU e non UK sono soggetti a tasse doganali.
Su tali basi e vista la lacunosità delle linee guida predisposte dal governo britannico, molte aziende di logistica stanno sospendendo i viaggi sulla tratta Dover - Calais o fra l'isola di Gran Bretagna e l'Irlanda del Nord (che è rimasta nel mercato comune); in particolare, l'azienda DPD ha bloccato i propri mezzi sino a mercoledì 13 gennaio in quanto deve aggiornare il personale, mentre Marks & Spencer dovrà pagare dei dazi per circa 1/3 dei prodotti che regolarmente esporta verso l'isola d'Irlanda (sia il territorio della Repubblica che quello dell'Irlanda del Nord); invece Sainsbury's e Tesco (grosse catene di supermercati) si sono viste costrette a tagliare le forniture di prodotti nei propri supermercati in Irlanda del Nord.


https://www.theguardian.com/politics/20 ... smallprint
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Re: Brexit: notizie e discussione

Post by claudio vda »

Continuano i problemi sia in campo logistico che degli spostamenti di persone legati alla Brexit.

E' notizia di questi giorni che un numero sempre maggiore di aziende di logistica si rifiuti di servire clienti sulla tratta UK :arrow: EU o su quella EU :arrow: UK.
Se i problemi per chi deve spostare merci dalla Gran Bretagna all'Unione Europea li abbiamo già affrontati nel post precedente, diversi invece sono quelli sulla tratta opposta: alle aziende di logistica è infatti domandato di depositare una cauzione pari a circa il 20% del valore della merce trasportata come garanzia nel caso fosse necessario pagare l'IVA. In questo momento, le aziende di logistica hanno semplicemente terminato il capitale da stanziare per tali cauzioni, pertanto molte imprese o privati consumatori britannici lamentano di non essere in grado di comprare merci tedesche o italiane o polacche per il semplice motivo che... nessuno vuole pagare una cauzione per trasportargliele.

Alcuni giorni fa, inoltre, un articolo del Financial Times ha messo in luce un interessante aspetto della Brexit: il Regno Unito non si è limitato ad uscire dall'Unione Europea, bensì per il Regno Unito l'Unione Europea non esiste più.
Questo poiché, da extracomunitari, i britannici si trovano a dover affrontare 27 leggi diverse circa l'accesso di persone: ogni paese fa a modo proprio, regolando in maniera differente l'arrivo di lavoratori.
Se i turisti possono infatti continuare a visitare l'UE senza problemi, altra musica è invece chi si reca nello spazio UE per lavori da svolgere in un lasso di tempo limitato: riunioni, concerti, attività professionale specifica, conferenze... ogni stato europeo ha in merito una propria legge.
E nemmeno il trucco di svolgere le proprie attività lavorative come "lavoro volontario" e poi ricevere un rimborso spese funziona: alcuni stati europei, infatti, prevedono visti di accesso anche per chi, non europeo, viene per svolgere lavoro volontario a titolo gratuito.
In questo momento, dove a causa del Coronavirus i concerti sono sospesi e riunioni, conferenze e simili si svolgono per via elettronica, la differenza risulta difficilmente avvertibile, ma quando sarà terminata la pandemia i professionisti e musicisti britannici si troveranno tagliati fuori, non potendo competere con coloro che, muniti di passaporto europeo, saranno in grado di muoversi liberamente.

https://www.theguardian.com/politics/20 ... exit-rules
https://www.ft.com/content/bd9f9910-aa3 ... 8bb1f65349
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Re: Brexit: notizie e discussione

Post by ART »

La Brexit costa, Mastercard quintuplica le commissioni sulle carte britanniche per gli acquisti in Ue

In Europa queste tariffe hanno un tetto che però adesso non vale più per il Regno Unito e quindi l'azienda ha deciso di aumentare i costi dei suoi servizi che ricadranno su aziende e cittadini

Addio tetti imposti dall'Ue


L'ultima conseguenza è che la Masterdard ha deciso di aumentare di oltre cinque volte le commissioni sulle proprie carte in Gran Bretagna per acquisti effettuati da aziende con sede nell'Unione europea. Entrambe le principali compagnie di pagamento, Mastercard e Visa, impongono costi di utilizzo dei propri servizi a tutti coloro che effettuano pagamenti utilizzando i propri circuiti, ma l'Unione europea ha introdotto un tetto a questi costi nel 2015, tagliando di fatto gli introiti delle due compagnie di diverse centinaia di milioni di euro ogni anno. Come racconta il Financial Times Mastercard ha approfittato del fatto che il tetto ai costi di utilizzo non si applica più alle transazioni fatte dal Regno Unito in seguito alla Brexit, dato che i pagamenti tra Londra e l'Unione europea sono ora definiti come "interregionali". A partire dal 15 ottobre 2021 pertanto, la compagnia imporrà l'1,5 per cento di costo su ogni transazione fatta con carta di credito dal Regno Unito verso l'Unione europea, cinque volte superiore all'attuale 0,3 per cento. Sulle carte di debito invece, il costo salirà dallo 0,2 all'1,15 per cento. La modifica annunciata si applicherà alle vendite online presso negozi e attività commerciali ma non dovrebbe applicarsi agli acquisti fatti di persona.

Costi scaricati sui consumatori

I costi delle transazioni sono solitamente imposti ai commercianti ma secondo gli esperti, verranno scaricati inevitabilmente sui consumatori, aggiungendosi alle difficoltà viste sinora nel fare acquisti su internet da aziende con sede nell'Ue con i prezzi che sono aumentati a causa del ritorno delle dogane. I costi si applicheranno non solo ai beni, ma anche ai servizi forniti da aziende basate nell'Ue. Callum Godwin, capo economista di Cmspi, una società di consulenza sui pagamenti globali, ha detto al quotidiano britannico che aziende come compagnie aeree, hotel, autonoleggi e gruppi di viaggio saranno tra i più colpiti dalla mossa, perché in molti casi "il consumatore si trova nel Regno Unito e il commerciante si trova nell'Ue". Le maggiorazioni si applicheranno ad esempio quando un britannico vorrà prenotare online un albergo per le sue vacanze in Grecia o prendere un'auto in affitto per il suo viaggio in Spagna. IN qusto modo saranno colpiti settori che sono già stati colpiti dai lockdown e non possono permettersi ulteriori perdite. Il principale concorrente di Mastercard, Visa, non ha ancora annunciato alcun cambiamento nei propri costi di utilizzo, ma non ha escluso questo possa accadere in futuro.


https://amp.europa.today.it/lavoro/brex ... nnici.html
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Re: Brexit: notizie e discussione

Post by claudio vda »

Un po' di notizie dal Regno Unito alle prese con le conseguenze della Brexit.

Come conseguenza del fatto che l'accordo commerciale fra UE e UK non prevede il regime di equivalenza per i mercati britanici, la borsa di Londra ha perso il diritto di operare con titoli denominati in Euro, pertanto tali titoli sono stati costretti a migrare all'interno dell'Unione Europea.
Amsterdam è pertanto diventata il più grande mercato finanziario europeo, mentre Londra ha cessato di esserlo; nel grafico qui sotto, realizzato dal Financial Times, si vede lo spostamento di valore fra dicembre 2020 e gennaio 2021 (1).
Interessante notare come Amsterdam sia stata favorita rispetto ad altre piazze quali Francoforte o Parigi.

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Source: Financial Times
Source: Financial Times
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In seguito all'accordo di uscita, i pescatori britannici hanno visto aumentare le proprie quote di pescato rispetto al passato, ma causa delle difficoltà doganali conseguenti all'accordo UE - UK, gli acquirenti (perlopiù localizzati in Europa) sono adesso disposti a pagare molto meno per tale pesce, all'incirca 1/3 rispetto alla stagione passata. Tale crollo dei prezzi sta mettendo in serie difficoltà il settore della pesca inglese, che sperava nella Brexit come occasione per aumentare i propri margini di guadagno, ma che ha scoperto come erigere barriere doganali fra se stessi ed i propri maggiori clienti non sempre sia una buona idea (2).

Anche in Irlanda del Nord ci sono dei problemi: in seguito all'accordo, la regione è rimasta nel mercato comune, pertanto è sorta una dogana per le merci che attraversano il mare che la separa dalla Gran Bretagna. In seguito ai controlli, le principali catene di supermercati si sono viste costrette a limitare il numero di prodotti disponibili per i consumatori nordirlandesi. Il governo inglese aveva stabilito un periodo di grazia con controlli più soft onde ammorbidire la transizione, ma la recente decisione unilaterale di estendere tale periodo ha fatto sì che l'Unione Europea annunciasse di aprire una procedura contro il Regno Unito, responsabile di aver violato un accordo internazionale: se si tratterà di un ricorso alla Corte Europea, di sanzioni economiche o di dazi commerciali verrà deciso nei prossimi giorni (3), (4), (5).

Infine, la ratifica del trattato.
Se il Parlamento Britannico ha approvato il trattato in 24 h, quello Europeo ha chiesto maggiore tempo onde poterlo esaminare nel dettaglio; la discussione dovrebbe terminare entro il 30 aprile, con un voto finale (6). Non è chiaro cosa potrebbe accadere nel caso il Parlamento Europeo bocciasse l'accordo o chiedesse di emendarlo, ma non è una possibilità da scartare a priori visto il forte scetticismo di alcuni gruppi parlamentari che non è certo ammorbidito dalla linea intransigente di Londra, né dal fatto che il Regno Unito si rifiuti di concedere lo status di ambasciatore all'ambasciatore europeo (7).

Fonti

(1) https://www.ft.com/content/3dad4ef3-59e ... 29a5b7d0aa
(2) https://www.theguardian.com/business/20 ... brexit-hit
(3) https://www.reuters.com/article/uk-brit ... SKBN2AX1EC
(4) https://www.theguardian.com/uk-news/202 ... les-brexit
(5) https://www.theguardian.com/politics/20 ... -very-soon
(6) https://www.reuters.com/article/us-brit ... SKBN2AN1KL
(7) https://www.reuters.com/article/us-brit ... SKBN29Q0TH
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Re: Brexit: notizie e discussione

Post by mico »

claudio vda wrote: Fri Mar 05, 2021 9:31 pm Un po' di notizie dal Regno Unito alle prese con le conseguenze della Brexit.
scusa Claudio, ma qualche notizia certa sulla redistribuzione dei seggi :flag-uk: UK al Parlamento Europeo ce l'hai :?:
In occasione delle ultime elezioni europee, ricordo che da qualche parte lessi che i seggi del Regno Unito, una volta completata la Brexit, sarebbero stati ripartiti tra tutti gli altri stati dell'UE
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Re: Brexit: notizie e discussione

Post by ART »

claudio vda wrote: Fri Mar 05, 2021 9:31 pmAnche in Irlanda del Nord ci sono dei problemi: in seguito all'accordo, la regione è rimasta nel mercato comune, pertanto è sorta una dogana per le merci che attraversano il mare che la separa dalla Gran Bretagna. In seguito ai controlli,
E gli unionisti stanno minacciando di lasciare gli accordi di pace perchè non accettano che ci siano barriere fra diverse parti del UK.
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